CIBO PER LA MENTE -Progetto di prevenzione e cura dei Disturbi Alimentari
con il sostegno della
Breve descrizione del progetto
I Disturbi dell’Alimentazione e della Nutrizione (DNA) sono tra i quadri psichiatrici più difficili da trattare. Nonostante l’ampia gamma di approcci terapeutici, i DNA rappresentano ancora una sfida per pazienti, famiglie e professionisti (Muzi et al., 2020; Friedmann et al., 2016). Sono, infatti, disturbi caratterizzati da forte comorbilità psichiatrica, alta resistenza al trattamento, ripetuti fallimenti e drop out con tassi significativi di mortalità (Abbate Daga et al., 2016; Grenon et al., 2017). Come descritto in letteratura, il nucleo psicopatologico dei DNA è connesso a problemi di identità, percezione corporea, elaborazione emotiva e relazioni interpersonali (Bruch, 1982). Questi disturbi sembrerebbero rappresentare dei tentativi disfunzionali per la persona di riequilibrare e riparare un diffuso sentimento di incompetenza e mancanza di identità, in cui il dolore è spesso rappresentato silenziosamente e ripetutamente (Charles, 2006). I pazienti con DNA tendono a non essere in grado di mentalizzare e verbalizzare emozioni travolgenti come la rabbia, la vergogna, la tristezza e il vuoto.
Il presente progetto ha predisposto interventi che si muovono in una dialettica tra interno ed esterno del contesto di cura, tra paziente ed equipe, tra dimensioni biologiche-psicologiche-sociali. La creazione di uno spazio di supervisione ha permesso di attivare uno area di pensiero e riflessione per aumentare la coesione del team e l’integrazione interdisciplinare, riducendo i livelli di burnout nei professionisti e promuovendo un miglior clima organizzativo con un ritorno in termini di efficacia del trattamento per il paziente. L’attivazione di interventi di formazione rivolti alla popolazione generale, tirocinanti, volontari e familiari hanno permesso di incrementare le conoscenze sui DNA e trasmettere una sana cultura del rapporto emozioni-cibo-corpo. Sono stati attivati gruppi di parola e di drammatizzazione come strumento terapeutico che ha affiancato e supportato il percorso individuale del paziente. Il contesto gruppale si inserisce all’interno di un percorso terapeutico più ampio, offrendo uno spazio di riflessione, mentalizzazione e relazione con l’altro. Infine, il potenziamento del momento del pasto che da pasto-assistito vuole diventare pasto-condiviso, coinvolgendo pazienti in fase di remissione in un percorso di maggior responsabilizzazione e socializzazione durante il momento terapeutico del pasto. Le presenti azioni si sono configurate interventi di empowerment di comunità, tese ad incrementare la rete di conoscenza e assistenza presente sul territorio nel settore dei DNA.
Settore
Salute Pubblica, medicina preventiva e riabilitativa
Durata del progetto
Il progetto ha avuto una durata di circa 12 mesi
Obiettivi del progetto
Obiettivo del presente progetto è quello di implementare interventi di rete volti alla riabilitazione bio-psico-sociale di pazienti con disturbi alimentari. In particolare, attraverso l’articolazione di attività che si muovono in una dialettica tra interno ed esterno del contesto di cura, tra paziente ed equipe, tra dimensioni biologiche-psicologiche-sociali si è inteso promuovere un empowerment individuale, di gruppo e di comunità. Mediante la strutturazione di gruppi di supervisione e gruppi terapeutici verbali e non-verbali rivolti ai pazienti è stata potenziata l’offerta terapeutica e la sua efficacia. La formazione di familiari, volontari e della popolazione generale ha permesso di sensibilizzare/informare/formare verso una cultura del benessere e favorire, conoscendo maggiormente le caratteristiche del disturbo, la precoce individuazione di forme prodromiche di DNA in modo da orientare più efficacemente il trattamento.
Ambiti territoriali
Il Progetto è stato implementato nel territorio perugino ed è stato svolto presso la sede dell’Associazione il Pellicano APS con la realizzazione di alcune delle attività (supervisione, formazione) anche in modalità online, laddove fosse necessario.Alcune attività, quali i pasti di condivisione e alcune uscite esperienziali, sono state svolte al di fuori dell’associazione, nel territorio perugino.
Descrizione delle azioni intraprese nel progetto
Il Progetto è stato articolato nelle seguenti azioni svolte in modo coordinato e continuativo per tutta la durata.
SUPERVISIONE CLINICA: svolta due volte al mese con incontri di 2 ore ciascuno. Il gruppo di lavoro si è confrontato in presenza di un esperto, interno o esterno al team, articolandosi come gruppo allargato o gruppo ristretto, focalizzandosi su uno specifico caso clinico e/o su un tema di interesse clinico attraverso una prospettiva multidisciplinare e dinamica.
(IN)FORMAZIONE SUI DISTURBI ALIMENTARI:attivita? di formazione rivolta a familiari, volontari e alla popolazione generale sui DNA. La formazione è stata articolata in 10 incontri della durata di 2 ore ciascuno condotti da psicologi, psichiatri, psicoterapeuti, dietisti, nutrizionisti e un avvocato. Mediante modalità didattiche-esperenziali sono state illustrate le principali caratteristiche psico-nutrizionali dei DAN per acquisire competenze necessarie ad una relazione efficace con il paziente e per diffondere la cultura della prevenzione.
DAL PASTO ASSISTITO AL PASTO CONDIVISO: svolta con cadenza giornaliera (da lunedì a sabato), in cui sono previsti cinque pasti al giorno: colazione, merenda di metà mattinata, pranzo, seconda merenda e cena. La durata del pasto assistito è di 50 min per il pranzo e la cena, e 20/25 min per quanto riguarda la colazione e le due merende.
TEATRO SOCIALE FISICA-MENTE: il percorso laboratoriale si è incentrato sul concetto di LIBERTÀ (e della sua mancanza); gli incontri sono stati articolati in una fase di riattivazione corporea tramite l’utilizzo di appositi esercizi; una fase di scambio e riflessione; una fase di creazione materiale scenico e, in ultimo, una restituzione finale del lavoro svolto. Gli incontri si sono svolti a cadenza settimanale per una durata di 2 ore.
CON-TATTO CON GLI ALTRI: gruppo di psicoterapia supportiva mediante l’utilizzo del linguaggio verbale e tecniche non verbali come (fototerapia, rilassamento, disegno, role playing) attivato per l’intera durata del Progetto. Il gruppo si è svolto con cadenza settimanale e durata di 90 minuti. La conduzione prevede la presenza di una psicoterapeuta e uno psicologo appositamente formati.
Destinatari
Il Progetto è stato rivolto a persone con Disturbi Alimentari, già in carico presso l’Associazione il Pellicano APS, ed ad utenti al primo ingresso in Struttura. nonchè a pazienti, familiari, caregiver, studenti, professionisti del settore sanitario e dell’educazione e a soggetti del territorio perugino. La supervisione è stata svolta per i professionisti che collaborano all’interno dell’associazione.