Il consigliere regionale Andrea Fora (Patto civico per l’Umbria) annuncia una interrogazione (con risposta urgente in Commissione) in merito ai “disturbi nel comportamento alimentare che rappresentano una patologia in crescita anche nella nostra regione che interessa migliaia di pazienti all’anno e che coinvolge soprattutto giovani donne, con conseguenze anche molto gravi”. Fora chiede alla Giunta regionale di “definire un rapporto solido e strutturato con la onlus ‘Il Pellicano’ che è stata in grado di rispondere, pur in ristrettezze finanziarie, in modo adeguato alle tantissime richieste di sostegno terapeutico”.

(Acs) Perugia, 20 gennaio 2020 – Il consigliere regionale Andrea Fora (Patto civico per l’Umbria) annuncia una interrogazione (con risposta urgente in Commissione) in merito ai “disturbi nel comportamento alimentare che rappresentano una patologia in crescita anche in Umbria che interessa migliaia di pazienti all’anno e che coinvolge soprattutto giovani donne, con conseguenze anche molto gravi”. Fora chiede sostanzialmente alla Giunta regionale di “definire un rapporto solido strutturato con la onlus ‘Il Pellicano’ che possa, da un lato garantire risorse adeguate e certe, più consistenti e definite per un periodo di tempo congruo e dall’altro ampliare ulteriormente l’offerta di servizi sanitari e sociali per i cittadini della nostra regione, mediante le sperimentazioni consentite dal nuovo codice del Terzo Settore”. Fora chiede anche “se la Regione non intenda attivarsi immediatamente affinché si possa intanto far sì che l’azienda ospedaliera rinnovi da giugno 2019 la convenzione volta a garantire il servizio e il contributo storico percepito negli anni precedenti”.

“L’anoressia – spiega il consigliere dell’opposizione – è il disturbo più pericoloso dal punto di vista della mortalità (circa il 5-10 per cento) e si stima che chi ne soffre abbia un rischio di morte dieci volte maggiore rispetto alla popolazione generale. Il 50 per cento dei pazienti tende a cronicizzare, mentre il restante 40 per cento ha una guarigione completa. La bulimia nervosa – aggiunge – ha un decorso caratterizzato da miglioramenti con possibile ricadute successive. Gli studi sull’evoluzione di questo disturbo rilevano che a più di cinque anni di distanza dall’esordio, il 50 per cento dei pazienti non hanno più sintomi, il 20 per cento tende ad una cronicizzazione e il 30 per cento presentano miglioramenti parziali. Nell’ambito della cura di questa patologia, nel territorio di Perugia – precisa Fora -, opera da oltre 20 anni con grande capacità e competenza l’associazione onlus ‘Il Pellicano’ che al momento riceve dal servizio regionale, mediante due convenzioni, una somma di 75mila euro annui a fronte di un valore calcolato di 800mila euro annui e, quindi, è di tutta evidenza che si sostiene grazie all’opera generosa dei volontari, al contributo delle famiglie e a progetti e risorse di privati”.

“La Onlus ‘Il Pellicano’ – rimarca Fora – è stata in grado di rispondere, pur in queste ristrettezze finanziarie, in modo adeguato alle tantissime richieste di sostegno terapeutico, (ogni anno vengono accolti circa 100 nuovi utenti ) grazie all’importante contributo di volontari in collaborazione con altri Enti ed Associazioni laiche e religiose portando avanti nel corso degli anni progetti di studio, programmi di prevenzione e di promozione di salute con gli istituti scolastici, ricerche e iniziative di sensibilizzazione e informazione sulle tematiche del disagio giovanile e delle varie forme di dipendenza. In Umbria – scrive Fora nel suo atto ispettivo – operano alcune strutture specifiche che si fanno carico di dare risposte a queste problematiche e si tratta in genere di strutture residenziali, semi residenziali e ambulatoriali ed in particolare il centro di Palazzo Francisci a Todi che offre servizio di residenzialità h24 e nell’ospedale di Città della Pieve è attivo un centro per grandi obesi e a Città di Castello in Pediatria e nel reparto Endocrinologia del O.G. di Perugia ci sono posti letto per casi acuti”.

“La onlus ‘Il Pellicano’ – spiega Fora – offre un servizio semiresidenziale e ambulatoriale indispensabile per la Città di Perugia e per il suo territorio con un approccio multidisciplinare e di integrazione dei servizi e delle strutture residenziali, offrendo percorsi di accoglienza, presa in carico, cura. È di tutta evidenza che occorre, dopo 23 anni, dare, come già richiesto dal Consiglio comunale di Perugia nel dicembre 2017, stabilità e continuità al servizio offerto della onlus ‘Il Pellicano’ per la cura dei disturbi del comportamento alimentare, mediante la definizione di un rapporto di convenzione o coprogettazione fra il soggetto del privato sociale e la Regione direttamente o tramite l’ASL , anche alla luce delle opportunità consentite dal nuovo codice del Terzo Settore, che potrebbero rappresentare un primo esempio in Umbria di nuova applicazione e sperimentazione. Sembrerebbe – conclude Fora – che l’Azienda ospedaliera di Perugia non ha ancora rinnovato la convenzione che prevede lo svolgimento di un programma terapeutico riabilitativo per il quale contribuisce con un finanziamento di soli 15mila euro annui”.